M°GF Pace: Corso di formazione triennale di Chi Kung (Qi Gong)

La generazione del movimento consapevole.

Con entusiasmo mi sono iscritta alla formazione triennale di Chi Kung (Qi Gong) così come proposta dal Maestro Gianfranco Pace i cui insegnamenti ormai seguo da tre anni, da quando cioè sono passata allo studio della forma Chen, dopo vent’anni di pratica dello stile Yang.

Si propone lo studio della Sequenza Madre, uno straordinario lavoro sul corpo adatto a chiunque decida di occuparsene (del corpo intendo, ma non solo!!)

Qi Gong Maestro Pace

Il termine Madre già ci parla di qualcosa, qualcosa di apparentemente naturale, ovvio. Una madre è tale perchè innanzitutto genera. La Sequenza  Madre è tale perchè “genera” in noi una nuova consapevolezza del movimento.

Tutti noi ci muoviamo, facciamo semplici gestiti quotidiani ripetuti e sempre uguali, ci alziamo, ci spostiamo, camminiamo, stiamo seduti, spesso ci dedichiamo ad attività sportive, ma la domanda è “come ci muoviamo”?

Che tipo di attenzione diamo al nostro muoverci quotidiano, spesso noioso, automatico, ripetitivo?

Il punto più importante, per un reale stato di benessere, credo sia la PRESENZA al nostro quotidiano muoverci nello spazio, al fatto di essere in grado di crearci lo spazio che sentiamo di meritarci, e di occuparlo senza invadere, senza calpestare, senza mancare di rispetto, a noi stessi innanzi tutto, e, di conseguenza, agli altri.

La Sequenza Madre racconta la storia del modo in cui ci si muove. Una storia che parte dall’interno di ciscuno di noi, dalla capacità, sempre incrementabile, di ascoltarci dentro per generare qualcosa che ci piace chiamare consapevolezza di tutte le componenti che creano movimento.

A tutti noi piacciono le persone che si muovono con naturalezza, che hanno una atteggiamento di apertura verso l’esistenza, persone con le quali ti senti rilassato. Per alcuni fortunati questa “grazia animale” può essere naturale, istintiva, per altri necessita di una ricerca particolare, cui spesso è collegato uno studio, una disciplina, e una pratica costante con un pizzico di “sofferenza volontaria”.

Nella Sequenza Madre si parla di connessione, di espansione e contrazione, di oscillazione, di movimento a spirale. Bellissime parole. In verità, nel metodo del M°Pace, molto si pratica, più che parlare.

Si può sapere, intuire, cosa significa connessione: altro è portare la connessione all’interno di un MOVIMENTO CONSAPEVOLE, dove connessione non può esistere se prima non si sia sperimentata la divisione: certo puoi alzare le braccia, ma se capisci, o, meglio, sperimenti come poterlo fare usando in maniera funzionale, connessa, tutto il resto del corpo, forse ti passerà il male alle spalle.

Se facciamo un minimo di attenzione al nostro respiro, e non accade spesso, possiamo intuire cosa significa espandere e contrarre, ma ben altro è incarnare l’espansione e la contrazione in ogni punto del corpo.

Si possono espandere anche i polpacci, anche gli avambracci, si può espandre e contrarre ogni più piccola e recondita zona del corpo qualora la si percepisca…il corpo respira, ovunque.

L’essere fermi e connessi non va confuso con l’essere rigidi e incollati, come se il nostro tronco fosse appunto solo un “tronco”, quando invece è l’insieme di mille segmenti dotati di propria autonoma mobilità.

Fermo può esistere solo nel movimento.

Possiamo osservare che, quando una foglia cade da un albero, segue un movimento a spirale, o che le nostre braccia, quando nuotiamo, fanno percorsi spiraleggianti. Altro è sentire, generare, il movimento delle spirali all’interno del nostro volume, essere consapevoli che il nostro corpo ha un volume che possiamo percorre dall’interno seguendo percorsi a spirale: risulato di connessione, espansione, contrazione e oscillazione combinati tra loro e comunque sempre presenti.

Jessica Agosti e Maestro Pace

Cos’è necessario per generare un movimento consapevole?

Nell’antica tradizione del Tai chi chuan e del Chi kung si parla di Yi-Chi-Li: il lavoro di una mente focalizzata che sia in grado di guidare l’energia, il soffio vitale, nel corpo. E’ questa presenza che distingue una ginnastica dal Tai chi chuan.

Nella ginnastica il pensiero può vagare altrove, nel Tai chi e nella Sequenza Madre la mente deve essere quieta e impegnata nel guidare un precorso, e questo percorso può, con molta pratica, diventare una meditazione.

Bisogna fare esperienza del movimento per tornare come bambini, meravigliosi perchè connessi, naturali, densi e rilasciati, prima che la vita inizi a fare di loro persone spesso irrigidite e bloccate, “tronchi” di esseri umani senza radici nè ali.

La Sequenza Madre GENERA E RIGENERA in noi quel movimento naturale, rilasciato (e non scrivo volutamente rilassato) e aperto che ben conoscevamo da piccoli, al quale possiamo tornare, adulti consapevoli, con il piacere e la gioia di un sistema “corpo, mente, emozioni” riattivato ed efficace.

In armonia col fluire dell’esistenza per essere più che per apparire.

Più che un corso quindi un percorso…basterà una vita?