TAI CHI: meditazione in movimento

Un altro modo per  parlare del Tai chi potrebbe essere quello di chiamarlo “meditazione in movimento” se, e solo se, per meditazione si intenda un “modo di essere appropriato alle circostanze in cui ci si trova in ogni singolo momento, e non una tecnica di rilassamento”(cit: Jon Kabat-Zinn- Riprendere i sensi-ed.Pratica).

Potremo allora dire che Il Tai Chi è sì un modo di stare nel corpo, ma anche di avere la mente calma e l’attenzione vigile, in maniera da esercitare una presenza continua e costante a tutto ciò che accade, sia che noi stiamo eseguendo i movimenti in sequenza, propri della pratica di quest’arte, sia che stiamo normalmente vivendo la quotidianità, mai banale per altro.

Certo per raggiungere una rilassata naturalezza, per essere aperti alla vita, oggi soprattutto, è necessario avere il supporto di una serie di tecniche che, nel caso del Tai Chi riguardano sì l’armonizzazione corporea, ma non solo, implicano anche un vero e proprio lavoro sull’energia fatto con metodo che i cinesi chiamano appunto Chi Kung.

Proprio perché meditare non significa andare altrove, ma essere totalmente lì dove si è in ogni momento, il Tai chi può essere considerata anche una meditazione in movimento dove il movimento diventi un modo di essere.

Meditazione nel Tai Chi - Chi Kung

Il Tai chi ci aiuta a costruirci, attimo per attimo, non importa dove o quando, uno spazio prezioso e inattaccabile che ci consente di vivere meglio in una società dove permettersi di avere uno spazio e saperselo prendere deve diventare un’abilità ed essere un diritto che va esercitato con arte. Essere consapevoli dei propri confini può servire a rispettare e rispettarsi.